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Convento della Selva

Il convento della Santissima Trinità risale al XI° secolo. Alla fine del XV°, per opera di Guido Sforza, fu ristrutturato e affidato ai francescani che lo hanno amministrato fino agli anni Novanta del secolo scorso. Secondo la leggenda, il Conte Guido volle erigere il convento come atto votivo per aver sconfitto e ucciso un “cifero serpente” che infestava le campagne del Fiora. Nel chiostro settecentesco, costituito da un loggiato a sesto ribassato, è conservata ancora una metà della leggendaria “testa del drago” a ricordo dell’episodio. In ogni caso Guido scelse proprio il convento per la sua sepoltura, e all’interno si può vedere la sua lapide sepolcrale. Il luogo religioso è immerso in un bosco riconosciuto come biotopo di abete bianco che si estende fra i 600 e i 720 metri di altitudine.