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Ciclo della Castagna

Il ciclo produttivo delle castagne era alla base dell’economia della comunità locale. La varietà delle castagne della montagna grossetana è costituita da marrone, cece domestica, bastarda rossa e nera e gregorio. Si iniziava con la raccolta nel mese di ottobre, attraverso un insieme di attrezzi come panieri, rastrelli e balle di canapa. I ricci venivano schiacciati con le scarpe munite di “bullette” di metallo nella suola. Si procedeva, poi, alla divisione: quelle belle e grandi venivano conservate per l’uso familiare o per la vendita; quelle piccole e guaste venivano portate ai seccatoi. Qui un fuoco alimentato da legno di faggio, quercia e cerro, ardeva per 40/50 giorni. Pulite e setacciate, le castagne raggiungevano il mulino per divenire farina dolce, elemento fondamentale della dieta delle popolazioni montane.