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Profilo di David Lazzaretti

David Lazzaretti nacque ad Arcidosso nel 1834. Esercitò il mestiere di barrocciaio. Nel 1860 si arruolò volontario nell’esercito piemontese che combatteva in Umbria e nelle Marche le truppe pontificie. Tra l’aprile e il settembre 1868, mosso da alcune visioni, si recò più volte a Roma dove ottenne udienza da Pio IX°. Tra l’ottobre e il dicembre di quell’anno in una grotta in Sabina ebbe l’esperienza visionaria più significativa, da cui prese avvio la sua storia. Quando fece ritorno sul Monte Amiata, la sua figura era quella di un uomo ‘santo’ attorno al quale si raccolsero numerosi i credenti per ascoltarne la predicazione. Si ritirò a vivere sul Monte Labbro dove tra il 1870 e il 1872 pose le basi di una comunità fondata sulla fratellanza cristiana, che mise in comune i beni e il lavoro e aprì scuole per i bambini e per gli adulti.

Il Monte Labbro fu il centro spirituale ed il luogo di raccolta dei fedeli. Le opere di Lazzaretti suscitarono proseliti e sostenitori, ma anche persecutori timorosi delle sue azioni di riforma sociale e religiosa.

Tra il marzo e l’aprile 1878 Lazzaretti subì un processo di fronte al Sant'Uffizio. Ai primi di luglio tornò sull’Amiata, dove lo accusarono, insieme ai suoi seguaci, di nascondere, sotto forma di religione, un progetto sovversivo dell’ordine pubblico. La mattina del 17 agosto sulla Torre venne issata una bandiera di legno dipinta di rosso con la scritta “La Repubblica è il Regno di Dio”. All’alba del 18 agosto Lazzaretti e la sua gente scesero in processione dal Monte Labbro ad annunciare al mondo l’avvento dell’età nuova del Diritto e della Giustizia, il Regno dello Spirito Santo. Non portavano armi. Ad Arcidosso, mentre un’enorme folla era sopraggiunta dai paesi vicini, i carabinieri che li attendevano fecero fuoco sulla folla inerme. David, colpito alla testa, morì quella sera. Aveva 44 anni.